Come abbiamo già visto in un paio di approfondimenti precedenti, il ruolo delle tematiche ESG, ossia Environmental, Social, Governance, sta acquisendo in poco tempo un’importanza sempre maggiore, anche a livello internazionale, soprattutto in tema di investimenti.
Ne sono un esempio le iniziative introdotte dalla Commissione Europea, come il “Piano di Azione 2018”, che prevede: criteri unitari per determinare il grado di eco-sostenibilità di un investimento; nuovi obblighi di disclosure in capo agli intermediari finanziari in merito alle modalità di integrazione dei fattori di sostenibilità nelle scelte di investimento; nuovi indicatori che tengono conto dei predetti fattori per strumenti e contratti finanziari e rendimenti dei fondi di investimento e l’obbligo per gli intermediari di tenere conto delle preferenze della clientela in tema di investimenti sostenibili nella prestazione di servizi o nella distribuzione di prodotti.
Un altro esempio sono le iniziative dell’ONU, come l’Agenda 2030, con cui sono stati introdotti i 17 Suitable Development Global, ossia i 17 ambiti verso cui gli stati devono indirizzare le loro attività.
Alla luce di tutto questo, gli intermediari finanziari devono:
- Integrare i fattori ESG nei loro processi di gestione e nelle policy;
- Adottare strumenti di Social Corporate Responsability (ossia l’adozione di una politica aziendale che sappia armonizzare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali in un’ottica di sostenibilità, ovvero nell’intento di preservare il patrimonio ambientale, sociale e umano);
- Essere maggiormente trasparenti nei confronti degli investitori in merito alle informazioni non finanziarie;
- Dotarsi di un modello di analisi che permetta di escludere, dalle imprese oggetto di investimento, quelle con poca attenzione ai temi ESG.
Il ruolo dell’Internal Audit
Proprio in merito a quest’ultimo punto, all’interno di uno scenario caratterizzato da nuovi elementi d’importanza per gli intermediari ma anche per gli investitori, è importante sottolineare l’ampliamento anche del ruolo dell’Internal Audit. Esso infatti deve verificare se il modello di analisi adottato dagli intermediari finanziari si basa su quanto previsto a livello internazionale in tema ESG.
Ma cosa deve essere quindi verificato?
Tra le innumerevoli verifiche, l’Internal Audit dovrebbe verificare, ad esempio, che il modello si basi sui 17 Suitable Development Global o sui 6 PRI (Principle for Responsable Investments – principi di comportamento a favore degli investimenti sostenibili) oppure su quanto previsto dal Forum di Sostenibilità (associazione non profit che promuove la conoscenza degli investimenti sostenibili).
Infine, utile potrebbe essere verificare che, dagli investimenti, vengano esclusi i settori controversi come armi o gioco d’azzardo o che vengano viceversa inclusi maggiormente investimenti in attività che tutelano l’ambiente o che implementano processi produttivi nuovi e green.
Tags :
Lascia un commento