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L’importanza del Risk Management ai tempi del Covid

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In questi periodi turbolenti in cui si può navigare solo a vista, le parole d’ordine non possono che essere le seguenti: RISK MANAGEMENT e CONTINUITÀ.

La pandemia Covid-19 ha messo e sta mettendo infatti a dura prova moltissime imprese, che stanno cercando di destreggiarsi tra chiusure anticipate, calo delle vendite, lockdown e difficoltà di import/export a causa dell’analoga situazione che caratterizza non solo l’Europa, ma tutto il mondo.

In questo scenario a cui eravamo del tutto impreparati, hanno avuto tuttavia ripercussioni meno negative le imprese che, negli anni, hanno puntato sull’analisi e sulla gestione dei possibili rischi e sulla predisposizione di piani che garantiscono la continuità aziendale. È proprio questo infatti il segreto per riuscire a limitare le conseguenze derivanti dalla crisi scatenata non solo da fattori interni, ma anche fa fatti esogeni, proprio come il Covid.

Prima di tutto è fondamentale quindi individuare tutti i possibili rischi che possono riguardare la realtà aziendale, ma questo non basta. Occorre infatti riconoscere i rischi velocemente, determinare la loro probabilità di realizzazione, prevedere l’entità delle conseguenze e attuare delle azioni idonee a eliminare i rischi o a quanto meno ridurne gli effetti. Per fare ciò è necessaria un’analisi dei rischi (risk assessment) continua e trasversale, cioè che non si ferma alle singole funzioni aziendali, ma considera l’azienda a tutti i suoi livelli. Un aiuto al monitoraggio dei rischi e alla predisposizione di azioni mirate, è sicuramente dato dalle nuove tecnologie, che permettono di affinare l’analisi degli scenari e a migliorare la previsione della probabilità di realizzazione.

Indiscussi protagonisti di questo processo sono i Risk Manager e il CRO, ovvero il Chief Risk Officer. Tali soggetti devono essere parte integrante dei processi decisionali e devono essere capaci di diffondere la cultura del rischio, ossia la conoscenza per la corretta gestione dello stesso, che, come sopra citato, premia.

Oltre al risk management, in questo periodo di incertezza, risulta fondamentale la predisposizione di piani che garantiscano la continuità aziendale. Nello specifico un’impresa, con l’aiuto di manager che monitorano la situazione, deve creare un piano sulla base dei comportamenti che immagina di dover attuare se si dovessero presentare determinate situazioni critiche. È necessario quindi stabilire preventivamente: di cosa avrà bisogno l’impresa, come ottenerlo e quanto tempo sarà necessario. Solo in questo modo l’impresa potrà essere o proverà a essere preparata alla crisi.

Le soluzioni sopra descritte devono essere attuate dalle aziende in modo pervasivo: non ci si rivolge infatti più solo alle grandi società, ma anche alle PMI, che sono spesso le più duramente colpite. Fortunatamente la cultura del rischio e l’attuazione dei piani di continuità si stanno sempre più diffondendo, con maggior facilità di accesso a strumenti evoluti di risk management, insurance risk transfer e claims management.

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